“Ma un copywriter cosa fa, esattamente? E allora il SEO copywriter cos’è? Insomma, lavori per Google, giusto? Ah, quindi scrivi. Cioè?” Questa è più o meno la trafila di domande con cui spesso i clienti arrivano al primo incontro, confusi e pieni di dubbi. La colpa di questo grande caos è in primo luogo di tutti noi che lavoriamo nel settore della pubblicità e che, molto spesso, ci “divertiamo” a complicare le cose molto più del necessario.
Occuparsi di copywriting in questo senso è un grande privilegio, che ci permette di essere immersi in tutte le fasi dei processi creativi e operativi di comunicazione, dalla fase iniziale di analisi di un progetto fino alla pianificazione dei messaggi pubblicitari. E, da questa posizione favorevole, sappi che il panorama è molto, molto chiaro.
Ecco perché abbiamo deciso di raccogliere i quesiti più frequenti sulla figura del copywriter, la sua funzione e perché è così fondamentale per la tua azienda.
#1: Cos’è un copywriter?
Dare una definizione di copywriter non è immediato: è un termine che è nato nel mondo pubblicitario anglofono e poi è stato preso in prestito in altri ambiti e paesi, acquisendo sfumature sempre nuove. Abbiamo già parlato di cosa fa un copywriter e come si sviluppa – almeno secondo noi – il processo creativo di questo professionista della comunicazione. È la voce e il cuore di un brand, il punto di connessione fra un’azienda e il pubblico di riferimento: una gran bella responsabilità.
Approfittiamo però di questa domanda per andare un po’ più a fondo sull’argomento, e capire meglio anche cos’è un digital copywriter, una delle figure professionali più attive al momento nel settore: un esperto di copy che realizza messaggi pubblicitari in ambito digitale.
Qui molto spesso si nasconde il primo malinteso: non devi infatti pensare solo agli slogan che trovi sui banner dei siti o alle parole chiave di una strategia SEO. Si spazia dalle mansioni di quello che viene comunemente chiamato “web writer” o “web copywriter” – articoli e contenuti per siti, blog e landing page, oppure e-book inseriti in una strategia di marketing – fino ai testi per altri supporti digitali: video, whiteboard animation, televisione, radio, podcast. Il digital copywriter cosa fa, quindi? Produce i contenuti, sì, ma presta attenzione anche alla parte strategica e all’obiettivo finale: la vendita.
#2: Cosa NON è un copywriter?
Sapere cos’è un copywriter è importante tanto quanto avere ben chiaro cosa NON è, perché spesso si fa una grande confusione con altre figure che ricoprono mansioni leggermente diverse.
Ad esempio un copywriter non è un articolista. Quest’ultimo è un professionista che si occupa in modo verticale di un aspetto molto specifico: la produzione di articoli di blog, una delle tipologie di contenuti per il web. Strategia, tono di voce, indicazioni stilistiche sono già forniti in un brief, mentre a lui va il compito di realizzare – spesso in grandi quantità – contenuti sempre nuovi per tenere aggiornata e dinamica la sezione news di un sito.
Ma un copywriter non è nemmeno un web writer, che potremmo tradurre letteralmente come “scrittore di contenuti online”. In modo simile all’articolista, anche il web writer scrive testi in base a direttive ricevute, ma non si limita solo agli articoli di blog: tra i media di sua pertinenza ci sono, ad esempio, anche i social, le newsletter, le schede prodotto di un e-commerce.
Infine, e qui la distinzione si fa più sottile, un copywriter non è un content writer. La somiglianza fra le due figure sta nel fatto che entrambi studiano la nicchia di riferimento, il target a cui rivolgersi, il giusto taglio da dare ai testi. Entrambi, quindi, partono da un’analisi, passano per una fase strategica e solo alla fine trasformano l’idea in parole. Di solito quando si parla di content writing si tende a riferirsi a contenuti che hanno lo scopo di generare Brand Awareness (consapevolezza del brand), a dare valore e creare fiducia nel lettore. Il copywriting, invece, è un contenuto orientato alla vendita in maniera più diretta.
Si tratta però di una mera sfumatura: tutta la comunicazione pubblicitaria ha nella vendita il suo scopo finale, e un buon professionista è sempre capace di farlo senza esagerare, mantenendo sempre quel legame di fiducia e rispetto nei confronti del cliente.
#3: Copywriter SEO o articolista?
Introduciamo ora una nuova variabile: la SEO, l’ottimizzazione per i motori di ricerca. Per spiegarla in breve, possiamo dire che si tratta di una strategia che sfrutta gli algoritmi dei motori di ricerca come Google per intercettare meglio i giusti utenti. I testi prodotti in questa ottica ottengono un posizionamento fra i risultati dei motori di ricerca tale da battere la concorrenza e portare più traffico al sito.
Forse ti stai chiedendo se sia meglio rivolgerti a un copywriter SEO o a un articolista per realizzare i tuoi contenuti testuali. Dipende, e i fattori da tenere in considerazione sono tanti. Un articolista dovrà sicuramente essere affiancato da un SEO specialist che possa non solo fornire le migliori keyword, ma anche monitorare la qualità dei contenuti da un punto di vista di posizionamento. Inoltre, essendo solitamente un professionista junior con tariffe molto contenute, non avrà tutte le competenze strategiche, di branding e marketing che un copywriter può invece garantirti. E se ancora non hai idea di quale sia la figura professionale più adatta a te, lavora con noi e non ti preoccupare: le abbiamo tutte. 🙂
#4: Quali sono i prezzi di un copywriter freelance?
Se hai provato a cercare online il tariffario del copywriter per farti un’idea dell’investimento che ti aspetta, avrai notato che è impossibile trovare informazioni chiare. È un po’ come se tu cercassi su Google il prezzo di un paio di scarpe: il costo dipende da tantissimi fattori, dalla marca al materiale, dall’anno di produzione al modello, dalla qualità all’originalità. In più qui si parla di un servizio e non di un prodotto, il che rende ancora più complesso definire un valore che sia assoluto.
Allo stesso modo sono tante le variabili che influenzano il prezzo di un copywriter, ad esempio:
- il tipo di lavoro richiesto;
- le tempistiche di consegna;
- la quantità di materiale prodotto;
- l’esperienza del professionista.
Ricorda che se il tuo budget è estremamente basso sarà difficile che i contenuti prodotti siano davvero di qualità. Come pensi sia stato scritto un articolo che hai pagato 5 euro? In fondo anche per le scarpe vale la stessa cosa: non si può pretendere che siano di ottima fattura se valgono poco.
#5: A chi posso rivolgermi per realizzare un blog aziendale?
Il blog aziendale è un ottimo strumento per mantenere il tuo sito aggiornato, aumentare la fiducia del pubblico nei tuoi confronti, attirare nuovi potenziali clienti e farti conoscere sempre meglio.
“Ma sì, appena ho un attimo libero scrivo due righe su questo prodotto o su quell’evento, qualcosa mi invento”. Ecco, questo non è il modo di intendere la comunicazione aziendale, ed è bene lasciar fare a chi se ne occupa di mestiere, come ad esempio un copywriter per il blog della tua società: identificati obiettivi e pubblico, realizzerà un piano editoriale strategico su misura.
#6: Il copywriter si occupa anche di branding?
In base alle definizioni che ti abbiamo dato poco fa, la risposta è: certo che sì, il copywriter fa branding. Possiamo definire il branding come un processo che costruisce e definisce l’identità di una marca e il suo carattere distintivo rispetto alla nicchia di mercato. In tutto questo il copywriter svolge un ruolo determinante.
Come creare un’immagine coerente della tua realtà su tutti i canali di comunicazione? Come mettere in risalto ciò che la rende unica e diversa dai concorrenti? Come raccontare i tuoi servizi e i valori aziendali? Con un lavoro strategico di branding, con un logo che ti rispecchi e con un buon copywriter che sappia dar voce e importanza al tuo messaggio.
#7: Meglio un copywriter freelance o un’agenzia?
Spesso chi ha bisogno di un copywriter o di un altro professionista della comunicazione online si rivolge in automatico a un’agenzia, col pensiero che – essendo una realtà strutturata con al suo interno diverse figure – sia sempre e comunque la soluzione più indicata.
In realtà, ancora una volta, la risposta alla domanda su quale sia la scelta migliore è che dipende. C’è una bella differenza tra un copywriter freelance e le agenzie di comunicazione, in termini di servizi e di contenuti. Nel primo caso potresti trovare tariffe più basse, ma ricorda che una sola persona può farsi carico di un numero limitato di attività per volta e, di solito, non riuscirà a coprirti su tutti i media. Questi sono invece i punti di forza delle agenzie che, di contro, hanno spesso costi sostenibili solo dalle grandi aziende.
Hai un budget contenuto, devi far realizzare un piccolo progetto da svolgere una tantum o un’attività continuativa ma focalizzata su un singolo compito? Allora rivolgiti pure a un copywriter freelance. Se però hai tempistiche ristrette, hai bisogno di molti contenuti o hai un progetto complesso che si espande su più canali, in più lingue e si rivolge a diversi mercati, un singolo freelance non ti basterà.
Agenzie e liberi professionisti hanno entrambi i loro pro e contro, sia in termini di investimento (le agenzie sono piuttosto costose) che di rendimento (il professionista freelance può dedicarti un tempo limitato e non è detto che sia sempre aggiornato e a tua disposizione).
Hai le idee più chiare ora? Iniziamo a conoscerci allora, e vediamo come posso esserti utile.