I 9 errori di comunicazione che fanno male alla tua azienda

errori comunicazione aziendale

La comunicazione è un processo naturale, talmente naturale da sembrare molto semplice e alla portata di tutti. Basta però prendere in esame i rapporti interpersonali della nostra vita quotidiana per renderci conto di quanto la realtà sia ben più complessa. Incomprensioni, emozioni difficili da spiegare, silenzi impossibili da decifrare, parole di troppo, pensieri inespressi, tono di voce troppo alto: se questi esempi ti suonano familiari, non ti preoccupare. La comunicazione, oltre a essere una cosa seria, è anche una faccenda tutt’altro che semplice.

Quando si parla di comunicazione d’impresa, poi, la questione si fa ancora più complessa. L’improvvisazione può portare mancati guadagni, clienti insoddisfatti, spreco di investimenti. Una bella gatta da pelare, insomma.

Lavorando a stretto contatto con realtà di ogni tipo e dimensione ho notato che ci sono alcuni errori che vengono commessi con maggiore frequenza. Ho quindi pensato di raccoglierli in una lista e trasformarli in uno spunto di riflessione da condividere con te.

Errore #1: non conoscere il tuo pubblico

Uno dei problemi principali delle aziende – soprattutto di quelle più piccole e meno strutturate – è che non hanno ben chiaro il pubblico a cui si rivolgono. Magari sanno a chi sono destinati i loro prodotti, sì, ma quando poi si parla di comunicazione vogliono raggiungere quante più persone possibili, chiunque esse siano. E – indovina un po’ – chi cerca di piacere a tutti i clienti, finisce per non piacere a nessuno.

Per fare comunicazione in modo efficace devi sapere a chi ti rivolgi: le necessità, le preoccupazioni, così come il linguaggio e i canali di comunicazione preferiti. Una volta definito l’identikit dei tuoi interlocutori potrai parlare la loro stessa lingua, rispondere in maniera adeguata ai loro bisogni, emozioni e valori e convincerli così a diventare tuoi clienti fidati.

Da massa a pubblico

Errore #2: non pensare al tuo lettore

Ora che hai ben chiara in mente l’identità del tuo pubblico di riferimento, ti stai mettendo davvero nei suoi panni o stai rimanendo nei tuoi?

Il tono di voce, lo stile di scrittura, il punto di vista con cui sviluppi il tuo racconto: tutto dev’essere in linea con quel lettore a cui hai scelto di rivolgerti. Al centro c’è lui, non tu. Perdersi in una comunicazione autoreferenziale mette distanza fra te e il tuo pubblico, allontanando ogni possibilità di empatia e relazione profonda: un vero peccato, perché in questo modo svanisce tutta la potenziale efficacia dei contenuti.

Errore #3: non avere una strategia

La strategia è il fondamento di ogni campagna di comunicazione. È quella che ti consente di mettere insieme tutte le informazioni che possiedi:

  • pubblico di riferimento
  • obiettivi da raggiungere online e offline
  • concorrenti
  • valori su cui puntare
  • quale messaggio inviare e le modalità per farlo.

Certo, potresti anche decidere di comunicare a braccio su uno degli innumerevoli canali social della tua azienda, aggiornarli quando capita e senza nessuna pianificazione. Hai però la certezza che i risultati che stai ottenendo siano il meglio che puoi raggiungere? Quello che ti sembra di risparmiare in termini di comunicazione, non andrebbe piuttosto considerato come un mancato guadagno?

Errore #4: avere aspettative irrealistiche

Una strategia che si possa definire tale ha degli obiettivi da perseguire, che devono essere specifici, misurabili e realistici. Nei primi mesi di vita di un sito web non puoi aspettarti di ricevere sin da subito mille visite al giorno senza investire in sponsorizzate. Se è appena andato online il terzo articolo di blog, non sperare di vederlo già domani nella prima pagina dei risultati di Google.

La comunicazione richiede tempo, costanza e pazienza.

non copiare competitor

Errore #5: copiare i competitor

Quello che funziona per un tuo concorrente non è detto che vada altrettanto bene per te. Anzi, potrebbe addirittura danneggiarti.

Osservare quello che fanno gli altri può essere utile, non solo per conoscerli meglio ma anche per prendere ispirazione. Gli spunti e le idee vanno però sviluppate, migliorate e adattate alla tua realtà. Il valore unico di un’azienda è il centro del messaggio che bisogna comunicare più di ogni altro dettaglio. Non puoi aspettarti che qualcuno preferisca i tuoi prodotti e servizi perché sono migliori e diversi dalla concorrenza, se per prima la tua comunicazione puzza di “copia e incolla”.

Errore #6: non tenere a mente l’obiettivo

Gli obiettivi, oltre a essere realistici, devono anche essere raggiunti. Per farlo abbiamo bisogno, ancora una volta, di una strategia di comunicazione preparata a puntino, che dovrà aiutarci a centrare il bersaglio. Definire i tipi di contenuti da creare, il loro scopo, i canali su cui distribuirli, il percorso che trasformerà il tuo pubblico da utente distratto a cliente fidato: la strategia crea il percorso, ma questo non basta per non finire fuori strada o sbagliare direzione.

Ricorda sempre che ogni elemento della comunicazione deve avere un obiettivo preciso e una funzione specifica: se questo aspetto non è chiaro a te prima di tutto, non lo sarà nemmeno per i tuoi utenti.

Errore #7: creare un solo tipo di contenuti

Le aziende che si dedicano alla comunicazione fai da te spesso si focalizzano su un solo canale e pubblicano un unico genere di contenuti. La scelta più frequente ricade sulla pagina Facebook o sull’account Instagram – perché sono gratuiti, perché ci sono tutti, perché non puoi non esserci, perché sono gli unici che so usare – dove vengono condivise immagini con una breve didascalia, una dozzina di hashtag casuali e – tutt’al più – un rimando al sito web.

Ma siamo sicuri che questo basti e che non sia meglio diversificare il tipo di contenuti prodotti? Abbiamo verificato le preferenze del pubblico di riferimento, le scelte messe in atto dalla concorrenza e le ultime tendenze di settore prima di decidere come e dove attivare un progetto di comunicazione?

La risposta si può ottenere in un solo modo: studiando una strategia di comunicazione.

considera contesto

Errore #8: non considerare il contesto

Qualunque sia il tuo settore e gli obiettivi del tuo progetto imprenditoriale, ricordati sempre che non vivi in una bolla sospesa nel tempo e sconnessa dal mondo. La tua azienda, i tuoi prodotti e le parole che usi per relazionarti con le persone si sviluppano in una realtà in movimento, piena di tabù, aspettative sociali, tematiche scottanti e culture locali da conoscere e rispettare.

Nel corso degli anni, anche le aziende più grosse sono scivolate su enormi bucce di banana perché non hanno considerato la cornice in cui stavano operando. Come quella volta che Groupalia ha condiviso un tweet di dubbio gusto subito dopo il terremoto che ha scosso l’Emilia nel 2012, salvo poi dover correre al riparo con scuse pubbliche.

Dimenticare il contesto socioculturale di riferimento porta a errori molto gravi che è sempre meglio evitare e che, come vedi, non risparmiano nemmeno le grandi aziende e i grandi uffici marketing.

Errore #9: pensare che comunicare sia semplice

“Scrivere un articolo sul blog o un post su Facebook, che ci vuole? Lo faccio io quando ho un attimo libero!”

Poi quell’attimo non arriva mai. E quando arriva, magari manca l’ispirazione. Se quella c’è, si riempie la pagina del blog con un testo che parla più a te che al tuo utente ideale… e così via. Comunicare non è semplice come potrebbe sembrare, se lo si vuol fare bene, e la professione del copywriter è una delle tante nate proprio per aiutare le aziende a raccontarsi al meglio e raggiungere i propri obiettivi.

Se ti rivedi negli errori appena elencati, sappi che non è mai troppo tardi per rimediare. Errare è umano, perseverare è diabolico… fare due chiacchiere sulle necessità della tua azienda, invece, potrebbe essere proprio la soluzione perfetta per te.